01 novembre 2017

L'ombra della madre

Gronda dolore e solitudine, la storia intensa che Marina Corradi racconta in L'ombra della madre. Tre donne sole.
I Brot sono una famiglia borghese come tante, nella Milano degli anni settanta. Due bimbe deliziose crescono all'ombra di una madre perfetta; ma la tragedia è in agguato, e presto seminerà angoscia, spezzerà equilibri, sgretolerà maschere.
Nel gorgo della sofferenza e del disagio ci può essere spazio per la speranza?
Nelle pagine di questo romanzo si compie un lungo viaggio all'interno della fragilità.
A voi, cari amici, offro un assaggio adatto a questi giorni, in cui più facilmente riflettiamo sulla vita che passa, e sulla morte che irrompe. Dove va, la fiamma, quando si spegne?





Negli ultimi giorni dell'estate, quado in montagna cominciava a piovere una pioggia fina e costante, e fare quasi freddo, la sera in casa si accendeva il camino. Era un gran rito di fine estate, quando con una cesta si scendeva in legnaia a prendere i rami e le fascine, così secchi che si spezzavano con uno schiocco e prendevano fuoco non appena un pezzo di carta appallottolato li contagiava con la fiamma. Il fuoco prima lambiva il legno come a lusingarlo, poi si appiccava a una sporgenza, a un nodo, e crepitando proseguiva a mangiarsi avido il vecchio tronco.
Teresa se ne stava ipnotizzata a fissare la fiamma, il cui riverbero le scottava la facci. Guardava i cerchi dei tronchi sul punto di essere divorati dal fuoco, e si chiedeva in quali lontane primavere quegli anelli erano cresciuti. Si voltava per cogliere alle sue spalle la luce rossastra e le ombre bizzarre che il fuoco disegnava sulla parete; aspettava l'istante in cui dai ceppi le scintille avrebbero cominciato a scoppiare, con uno schiocco forte, e a fuggire veloci su per il camino, come spiriti messi in fuga dal fuoco. Poi in quel calore accanto alla madre si assopiva; e si svegliava quando ormai er l'ora di andare a dormire, e nel camino la fiamma non più alimentata languiva. In una di quelle sere, guardando il fuoco che tentava ancora di alzarsi e poi rassegnato dolcemente si spegneva, lasciando solo il bagliore della brace, Teresa assorta domandò alla madre: «Ma dove va, la fiamma, quando si spegne?» (Perché era una cosa così calda e viva, che le sembrava impossibile che un istante dopo, di quel fiammeggiare esuberante, non ci fosse più niente). Alba non seppe risponderle, ma se la strinse addosso molto forte, e l'indomani Teresa la sentì che riferiva a Ermanno la sua domanda, commossa. (Ebe, la nonna, era morta da appena qualche giorno).

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